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Avvenire digitale (1 anno) + giornata a Venezia - Promozioni

Avvenire digitale (1 anno) + giornata a Venezia
Promozioni

Abbonati ad Avvenire digitale per 1 anno e vivi una giornata unica a Venezia insieme alle firme del nostro quotidiano in occasione della Biennale 2024. Seleziona il giorno che preferisci e procedi all'acquisto.

 

€ 219,00


DESCRIZIONE

Abbonandoti ad Avvenire digitale per 1 anno, potrai vivere con i giornalisti del quotidiano una giornata unica a Venezia che prevede:

  • Visita guidata del Padiglione della Santa Sede che, nell’ambito della 60^ edizione della Biennale di Venezia, si snoda negli ambienti del carcere femminile della Giudecca
  • Visita guidata de La Scala Contarini del Bovolo, un gioiello unico nel suo genere e fuori dalle rotte turistiche tradizionali

È inoltre compreso nell’offerta: 

  • 1 voucher per il viaggio in treno di € 50,00 a/r per una sola persona
  • 1 biglietto giornaliero valido su tutti mezzi pubblici di Venezia
  • Pranzo

 

PADIGLIONE DELLA SANTA SEDE 

Intitolato “Con i miei occhi” e curato da Bruno Racine e Chiara Parisi, è ambientato all’interno della Casa di reclusione femminile della Giudecca. Si tratta di un percorso unico e senza precedenti: le opere sono il frutto dell’incontro tra gli artisti e le ottanta detenute. Non è possibile portare all’interno effetti personali e cellulari. L’esclusione dei cellulari, oltre a essere una questione “tecnica”, è anche provvidenziale. “Con i miei occhi” richiede una partecipazione totale e la disponibilità a condividere un’esperienza forte. Si accede all’interno della Casa accompagnati dal personale penitenziario e si viene accolti da un gruppo di detenute. È importante sapere che è possibile, anzi auspicabile, dialogare con le guide ma è vietato fare loro domande sui motivi della loro reclusione. Proprio a motivo della relazione che si instaura tra visitatori e ospiti, ogni visita è destinata a essere unica. 

LA SCALA CONTARINI DEL BOVOLO

A Venezia costituisce un unicum affascinante e nello stesso tempo enigmatico, dove la genialità della concezione convive con il disinteresse per le simmetrie e il gusto rinascimentale per la modularità, e dove il sapere tecnico manifestato nella realizzazione si coniuga alla disinvoltura estrema delle soluzioni formali messe in atto. Era il 1499 quando Pietro Contarini, della nobile famiglia veneziana del ramo di San Paternian, volle che questo straordinario esempio di architettura e, insieme, di scultura, venisse addossato sul retro della “casa da stazio” da lui acquistata dieci anni prima, occupando parte di uno scoperto contiguo alla Calle della Vida.